Ieri è stato un giorno importante per HTC High Tech Consultant.

È stato speciale per tanti motivi: il nostro team ha lavorato duramente per questo ed è stato pienamente soddisfatto del risultato.

Ci teniamo a ringraziare i relatori che assieme a noi hanno analizzato nel dettaglio il tema di Industry 4.0, descrivendoci i suoi vantaggi e portandoci delle testimonianze preziose sul cammino dell’innovazione che hanno intrapreso e che li ha portati a un grande successo. Condividiamo brevemente i contenuti degli interventi con l’obbiettivo di ispirare ulteriori riflessioni e commenti con chi ha partecipato e con tutti gli altri.

Roberta Bonetti, docente di Antropologia applicata all’università di Bologna, ci ha fatto riflettere sull’importanza delle risorse umane e di come sia fondamentale coinvolgerle più possibile nei progetti della Smart Factory per essere certi della loro riuscita.

Enrico Aramini ha presentato gli obiettivi di Industry 4.0, la soluzione architetturale del nostro HyperMES, la mappatura dei processi in ISA95 e una roadmap per collegare in rete le macchine operative.

Alessandro Maruzzo, responsabile produzione di Dani Spa e Andrea Padovan, direttore di stabilimento di Pasta Zara, hanno portato la loro esperienza su progetti HTC e ne hanno descritto i benefici che ne sono derivati.

Michele Fedrigo, di Unicredit Spa ha approfondito una tematica molto complessa che è sotto i riflettori delle aziende italiane: la legge di stabilità e gli Iperammortamenti del 250%.

L’ultimo intervento, in diretta dalla California, tenuto da Colby Clegg, Co-director di Inductive Automation, produttrice della piattaforma Ignition su cui si basa HyperMES, ha ritratto i Mega Trends di Ignition e gettato luce sul protocollo MQTT e IIoT.

Non prevista a programma è stato esposta un’applicazione demo dell’uso di MQTT in abbinamento a Ignition. Claudio Tadiello, responsabile dello sviluppo di HTC ha presentato la connessione di sensori e attuatori ad un server publisher locale che postava i dati dei sensori su un server MQTT nel Cloud di Amazon WS col ruolo di broker. Un altro server Ignition col ruolo di subscriber, riceveva dalla macchina broker i valori e, fungendo anche da web server, li pubblicava in una pagina HTML. In poche parole i valori di temperatura della sonda erano memorizzati su un server di Amazon in Oregon. Venivano letti da un server al CUOA e mostrati su una pagina web. Grazie anche alla collaborazione di due volontari abbiamo testato il tutto sui loro smartphone misurando tempi di transito impercettibili. Di questo esperimento trovate qui le riprese.

Gli speech tenuti hanno stimolato la curiosità di molti, generando una nutrita serie di domande che hanno trovato risposte nella fase finale del Question Time.

Ma niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la vostra partecipazione. Ringraziamo tutto il pubblico per l’interesse dimostratoci e per il momento di condivisione di conoscenze nella fase delle domande.

Vi aspettiamo al prossimo evento!